Il nuovo Alfa Romeo La Giulietta arriverà nel 2028, un anno prima di un grande SUV. Lo ha confermato l'amministratore delegato Jean-Philippe Imparato durante un evento tenutosi al Museo di Arese su ciò che gli alfisti possono aspettarsi nei prossimi anni. Dopo il lancio della 33 Stradale (la 90% di cui i clienti hanno optato per la versione a benzina e la 10% la variante elettrica) e della Milano, che debutterà ad aprile, sarà la volta delle nuove Stelvio e Giulia, confermate ufficialmente dal nuovo design industriale del marchio. E per i prossimi anni - quindi dal 2027 - il numero uno del Biscione ha annunciato l'intenzione di lanciare una quarta vettura sportiva ed erede della Classe C hatchback, che potrebbe essere disponibile in diverse varianti di carrozzeria, dalla coupé alla roadster a due posti.
Fattori geopolitici
Questi prodotti non sono stati inclusi nella presentazione dei nuovi modelli perché arriveranno dopo il 2026, un orizzonte temporale per il quale il Gruppo Stellantis ha già pianificato tutti i piani di investimento. Bisognerà quindi attendere (almeno fino alla fine di quest'anno) per la conferma definitiva dei nuovi piani, con l'azienda che intende anche monitorare da vicino i vari sviluppi geopolitici. A cominciare dalle elezioni statunitensi, visto che un eventuale ritorno alla presidenza di Donald Trump potrebbe sconvolgere lo status quo delle decisioni in materia di elettrificazione nel mercato americano.
Il modello Purosangue
Il primo modello annunciato da Imparato per il "dopo Giulia" è un SUV di grandi dimensioni che dovrebbe idealmente posizionarsi sopra lo Stelvio. Oggi farei una sportiva elettrica simile alla Purosangue, ma bisogna anche vedere l'evoluzione dei mercati globali. E avere un piano B, con un ritorno alla classe C. Nel caso del SUV, la piattaforma sarebbe quella Stla Large della sorella minore Stelvio, che garantirebbe elevate autonomie (nell'ordine dei 700 km Wltp) e grande flessibilità progettuale. Più che per l'Europa, però, questo sport utility è pensato come modello di conquista per mercati come quelli degli Stati Uniti e della Cina, dove i grandi SUV sono di gran moda.
Il ritorno della Giulietta
Il secondo modello, invece, è il più interessante per il nostro mercato. Si tratta dell'erede elettrica dell'Alfa Romeo Giulietta, che condividerà lo stesso DNA con un altro importante modello italiano, la Lancia Delta. Entrambe le vetture saranno prodotte in Basilicata, nello stabilimento di Melfi (PZ), e saranno basate sulla piattaforma Stla Medium, accreditata anche di un'autonomia di circa 700 km per le versioni monomotore più efficienti. Il telaio potrà ospitare uno o due motori, con la massima flessibilità di installazione.
Coupé e roadster se la Giulietta va bene...
Una flessibilità che permetterà alla Giulietta di avere un'inclinazione sportiva. Oltre a una possibile versione Quadrifoglio, infatti, potrebbe esserci spazio per carrozzerie tutte nuove. Imparato ha aggiunto che, con un assetto ragionevole, se la Giulietta avrà successo, potrebbe esserci spazio anche per varianti più dinamiche, come una coupé, una cabriolet e una roadster a due posti. Una sorta di Duetto dell'era elettrica.