
L'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) evidenzia i rischi economici per l'industria automobilistica nell'Unione Europea, sottolineando il "no" alla guerra commerciale contro gli USA.
"Cooperare con gli Stati Uniti, evitando una guerra commerciale" è l'appello di Acea all'Unione Europea. L'associazione dei produttori si riferisce ai possibili futuri dazi del neoeletto presidente Donald Trump (che si insedierà alla Casa Bianca lunedì 20 gennaio), che in campagna elettorale aveva promesso tariffe fino a 20% sulle importazioni statunitensi.
Queste barriere graveranno sull'industria automobilistica europea, già alle prese con la costosa transizione verso l'elettrificazione e la concorrenza cinese. Dato che un quinto delle esportazioni di auto dell'UE è destinato agli Stati Uniti, i produttori vorrebbero un accordo con Washington senza ritorsioni tariffarie.
Sì al "grande accordo"
A sostegno della sua tesi, l'Acea cita Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea: "È andata al cuore della questione su come sviluppare al meglio le future relazioni commerciali quando ha dichiarato al Financial Times che "la ritorsione è l'approccio sbagliato" e che "dobbiamo adattarci all'altro lato del tavolo". L'UE dovrebbe cercare un grande accordo con gli Stati Uniti, evitando un conflitto commerciale". Come ha fatto con il Mercosur (Sud America) alla fine del 2024, e come dovrebbe fare con l'Australia, in particolare per assicurarsi l'accesso alle materie prime critiche necessarie per la transizione verde. Infine, un accenno a Pechino: "È importante riconoscere che il commercio con la Cina e gli Stati Uniti è vitale per la prosperità dell'economia europea.